Cosa non deve avere una crema per il corpo?

L'attenzione verso ciò che applichiamo sulla nostra pelle è un argomento che interessa alle persone in misura sempre maggiore. Non è un segreto che la pelle, il nostro organo più esteso, sia anche uno dei più esposti agli agenti esterni. In questo scenario, le creme per il corpo assumono un ruolo centrale nella nostra routine di bellezza e cura personale.
Ma cosa contengono realmente le creme che utilizziamo ogni giorno? E, soprattutto, cosa non dovrebbero contenere?
Se anni fa ci si affidava al profumo o alla consistenza per scegliere una crema corpo, oggi la tendenza è rivolta verso una scelta più consapevole.
Gli utenti, sempre più informati e attenti, cercano prodotti che siano non solo efficaci, ma anche sicuri e green.
Una crema corpo bio per pelle secca e delicata rappresenta, per molti, l'ideale di bellezza e cura. Questo perché, una crema corpo nutriente nutre la pelle con ingredienti in armonia con la nostra fisiologia ed il nostro ecosistema cutaneo.
La ricerca di prodotti viso e corpo naturali e biologici ha visto un'impennata notevole. Tale spostamento verso il biologico e il naturale rispecchia un desiderio collettivo di ritornare all'essenziale, eliminando tutto ciò che è superfluo o dannoso. Si è diffusa la percezione che, l'ampio grado di utilizzo di un prodotto non sia sinonimo della sua sicurezza.
Oggi tutti si informano sull'INCI, l'elenco degli ingredienti che ogni prodotto cosmetico è tenuto per legge a indicare. Questo è il primo passo per compiere una scelta più precisa. Il consumatore di oggi non è più un semplice acquirente. Ma presta estrema attenzione al fatto che ciò che indicato in etichetta riesca effettivamente ad apportare dei benefici.
In questo articolo sulle creme per il corpo e la loro composizione, non vogliamo solo elencare ciò che non dovrebbero contenere queste creme, ma offrire anche un punto di partenza per chiunque voglia avvicinarsi a una cosmetica più sicura. Il nostro percorso inizia con l'aprire gli occhi sulle realtà nascoste dietro a quei barattoli colorati e tubetti luccicanti che riempiono gli scaffali dei negozi.
Con queste premesse, ci addentreremo nell'argomento, esplorando insieme gli ingredienti che fanno più male che bene. In questo modo, la prossima volta che ci troveremo davanti a uno scaffale, sapremo quali creme lasciare al loro posto e quali, invece, meritano di far parte del nostro carrello.
L'importanza dell'INCI
Approfondire l'INCI, ovvero l'International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, è come imparare a leggere un nuovo alfabeto, quello della nostra salute e del nostro benessere. Tale elenco dettagliato di sostanze è la mappa per navigare nel vasto fiume dei prodotti cosmetici. Appena lo si legge, ci si chiede: cosa evitare nei cosmetici? E come si può capire se un cosmetico è bio?
Iniziamo col dire che l'INCI non è solo una formalità burocratica, ma uno strumento importante per il consumatore. Grazie a esso, abbiamo il potere di scegliere con cognizione di causa il primo passo verso una beauty routine consapevole.
Per capire se un cosmetico è bio, è necessario imparare a riconoscere le parole chiave, i nomi latini delle piante, gli estratti naturali e distinguere tutto ciò dal gergo chimico di sintesi. È sicuramente un ambito interessante, che richiede curiosità e un pizzico di pazienza, ma che regala grandi soddisfazioni.
C'è chi si affida a blog e forum, chi scarica app di verifica INCI come Yuka e chi passa ore a studiare gli ingredienti. Tutto questo per una ragione semplice ma fondamentale: vogliamo il meglio per la nostra pelle. I migliori cosmetici naturali non nascondono sorprese: i loro INCI sono brevi e comprensibili, una garanzia di trasparenza e qualità.
Ma come si fa a riconoscere le sostanze nocive o poco desiderate? Alcuni nomi sono ormai famosi per i consumatori più attenti: parabeni, siliconi, SLS. Altri sono più subdoli, nascosti dietro sigle incomprensibili o nomi che sembrano innocui.
Qui è importante l'istruzione: apprendere a decifrare queste sigle e questi nomi ci rende meno vulnerabili ai trucchi del marketing.
Conoscere l'INCI significa avere il controllo su ciò che applichiamo sul nostro corpo ogni giorno. Significa proteggerci da allergie, irritazioni, e a lungo termine, da rischi maggiori. E non è mai stato così importante come in quest'era in cui la chimica e la natura si scontrano nelle nostre scelte quotidiane.
In questo punto dell'articolo, non ti forniremo solo la teoria, ma anche gli strumenti pratici per diventare esperto dell'INCI.
Sostanze dannose comuni
Nell'ambito della cosmesi, certi ingredienti hanno guadagnato una reputazione non proprio invidiabile. Tra questi, siliconi, parabeni e petrolati sono spesso al centro di vivaci dibattiti sui forum presenti sul web. Se desideri orientarti verso cosmetici più sicuri, devi capire perché questi componenti stanno meglio sullo scaffale del negozio che non in quello di casa tua.
I siliconi sono usati per dare alle creme quella sensazione di setosità e per creare un film protettivo sulla pelle. Tuttavia, questo effetto può anche non essere benefico. La pelle, soffocata da questo film artificiale, può avere difficoltà a respirare e a espellere le tossine. I siliconi non sono biodegradabili, quindi anche dopo che li sciacquiamo via, continuano a esistere nell'ambiente, accumulandosi nei nostri ecosistemi acquatici.
I parabeni, comunemente usati come conservanti, sono stati rilevati in diversi studi associati a disturbi endocrini. La loro capacità di mimare gli ormoni, in particolare l'estrogeno, solleva preoccupazioni per la salute a lungo termine. Considerando che la pelle assorbe tutto ciò che le viene applicato, è prudente scegliere prodotti privi di questi elementi.
Quanto ai petrolati, derivati del petrolio, sono occlusivi e possono intrappolare non solo l'umidità ma anche lo sporco e le tossine nella pelle. La loro utilità come agenti idratanti è dunque contestata. Da chi? Dai ricercatori. Pensano che a lungo termine possano fare più male che bene, ostruendo i pori e provocando ulteriori imperfezioni.
Ora, come scegliere la migliore crema idratante per il corpo, evitando queste sostanze? Inizia leggendo l'INCI: le etichette dei prodotti sono la tua guida più affidabile. Cerca i nomi scientifici dei siliconi. Termini che finiscono in -siloxane o -methicone, dei parabeni (termini che finiscono in -paraben) e dei petrolati (come petrolatum o mineral oil).
Ora sei pronto a fare il passaggio verso creme idratanti che utilizzano alternative naturali. Quindi oli vegetali ed estratti di piante. Queste alternative naturali sono più sicure, più efficaci e sostenibili.
Conservanti e allergeni
I conservanti rivestono un ruolo fondamentale nell'assicurare la durata e l'efficacia dei cosmetici.
Va, però, tenuto in considerazione che, alcuni di questi, ad esempio il BHT (Butylated Hydroxytoluene) e il BHA (Butylated Hydroxyanisole), hanno sollevato questioni riguardanti la sicurezza per la salute umana, mentre altri sono stati oggetto di un'attenta analisi scientifica mirata a scongiurare danni per la salute umana.
Tali conservanti sono noti per le loro proprietà antiossidanti, che impediscono ai prodotti di deteriorarsi e diventare inutilizzabili. Nonostante l'utilità in termini di conservazione, alcuni studi hanno suggerito che il BHT e il BHA possano comportare potenziali rischi di allergie e di interferenze endocrine.
La preoccupazione principale è che, nonostante la loro presenza in quantità ridotte, l'uso quotidiano di diversi prodotti contenenti tali conservanti potrebbe portare nel tempo a un'accumulazione degli stessi nel corpo.
Oltre ai conservanti, un'altra problematica legata ai cosmetici sono gli allergeni nascosti. Questi possono essere presenti sotto forma di profumi sintetici, coloranti, o anche come residui di altre sostanze chimiche. Le reazioni allergiche che possono scatenare variano da lievi irritazioni a condizioni più gravi come la dermatite da contatto.
La chiave per evitare tali rischi risiede nella conoscenza dei prodotti.
Capire l'INCI e i potenziali allergeni, ad esempio profumi sintetici o coloranti (identificati da un numero CI seguito da 5 cifre), consente di selezionare prodotti più sicuri.
La discussione sugli allergeni e sui conservanti come BHT e BHA non è fine a se stessa, ma una questione di scelta personale e di salute pubblica. Mentre continui con la lettura, rifletti sulla tua beauty routine. I prodotti che stai usando sono veramente i migliori e più sicuri per te?
Ingredienti petrolchimici
Gli ingredienti petrolchimici sono una famiglia di sostanze derivate dal petrolio, la cui presenza nei prodotti cosmetici è piuttosto comune. Tra questi, il Propylene Glycol è uno degli emollienti più diffusi. Viene utilizzato per mantenere la pelle idratata e per veicolare altri ingredienti più in profondità negli strati cutanei.
Nonostante l'utilità apparente, l'uso di ingredienti petrolchimici solleva diverse problematiche. Innanzitutto, il Propylene Glycol può essere un irritante, specialmente per chi ha la pelle sensibile o incline ad allergie. Per di più, queste sostanze possono alterare la barriera cutanea, rendendola più vulnerabile agli agenti patogeni e influenzando la naturale idratazione della pelle.
Inoltre, alcuni studi suggeriscono che certi derivati petrolchimici possano essere contaminati con impurità potenzialmente nocive, come il 1,4-diossano, un noto irritante e sospetto cancerogeno. Questo solleva legittime preoccupazioni per la salute a lungo termine, poiché l'effetto di un accumulo di queste sostanze nel corpo non è ancora pienamente compreso.
Il processo di estrazione e produzione di derivati petrolchimici è un carico pesante per il nostro ecosistema. Le conseguenze della loro degradazione, spesso lenta e incompleta, si ripercuotono sull'intera catena alimentare.
Fortunatamente, la ricerca in campo cosmetico ha fatto passi da gigante, e oggi esistono alternative più sostenibili e delicate per la pelle. Gli emollienti derivati dalle piante, per esempio, offrono benefici simili senza gli svantaggi delle controparti petrolchimiche.
Sostanze occlusive
Le sostanze occlusive,ad esempio il petrolatum o il mineral oil, sono composti che hanno la capacità di creare una barriera protettiva sulla pelle.
Questa barriera può, però, compromettere la fisiologia cutanea, ostacolando la naturale traspirazione e potenzialmente favorendo la comparsa di impurità.
Gli studi scientifici hanno riscontrato che l'uso prolungato di prodotti contenenti petrolatum può rendere la pelle dipendente da questa azione occlusiva. Ciò, significa che la pelle avrà una ridotta capacità di auto-idratarsi.
Quindi, la presenza di queste sostanze nell'INCI, spesso indicate con termini come Paraffinum Liquidum o Petrolatum, è indice di una cosmesi meno attenta.
Identificare questi prodotti richiede attenzione: non sempre sono etichettati chiaramente. Petrolatum e Mineral Oil possono essere celati dietro nomi meno noti o termini tecnici. Verificare la posizione di questi ingredienti nella lista può aiutarti a capirne la concentrazione nel prodotto. Più un ingrediente è elencato verso l'inizio, maggiore è la sua presenza nella formula.
La ricerca ha messo a disposizione delle valide alternative a queste sostanze, come oli e burri vegetali, che offrono benefici simili senza alterare le dinamiche cutanee. Ingredienti come l'olio di jojoba o il burro di karité hanno proprietà nutritive e sono compatibili con il mantello idrolipidico della pelle.
Gli esperti del settore cosmetico e dermatologico raccomandano quindi di optare per prodotti in grado di fornire un'idratazione equilibrata. inoltre, essi dovranno anche sostenere le funzioni naturali della pelle piuttosto che sopprimerle. La scelta di creme prive di sostanze occlusive può fare una significativa differenza positiva nell'aspetto e nella salute della tua pelle a lungo termine.
Alcool e profumi
L'alcool e i profumi sintetici sono ingredienti di uso comune nelle creme per il corpo.
L'alcool, in particolare, è apprezzato per le sue proprietà antisettiche e come solvente. È in grado di migliorare la texture del prodotto e di favorire l'assorbimento degli altri componenti. Purtroppo, la presenza di alcool può avere un effetto disidratante sulla pelle, soprattutto se utilizzato in elevate concentrazioni.
I profumi sintetici, d'altra parte, sono spesso aggiunti per rendere il prodotto più gradevole all'olfatto, ma possono rappresentare una fonte di irritazione. Per le persone con pelle sensibile o condizioni come l'eczema, questi ingredienti possono scatenare reazioni allergiche o irritanti. La struttura chimica di alcuni profumi sintetici è stata messa in relazione con potenziali effetti negativi sulla salute a lungo termine.
Gli studi hanno dimostrato che l'uso di alcool nei cosmetici può compromettere la barriera cutanea. In più, può accelerare la perdita di umidità e seccare maggiormente la pelle. Ciò non solo incide sull'aspetto della pelle, ma può anche renderla più suscettibile a infiammazioni e infezioni.
Per quanto riguarda i profumi, nonostante la diffusa attrazione verso prodotti profumati, è importante ricordare che non bisogna associare una pelle profumata ad una pelle sana. Anzi, molti dermatologi raccomandano prodotti senza profumo o con profumi derivati da oli essenziali naturali, che offrono benefici senza gli effetti collaterali dei loro omologhi sintetici.
Per tale motivo, nella scelta della crema per il corpo, conviene controllare la presenza e la concentrazione di alcool nell'INCI. Bisogna evitare fortemente le creme che lo elencano tra i primi ingredienti.
I consumatori attenti alla salute della propria pelle tendono a preferire prodotti formulati senza alcool o con alcool in bassissime concentrazioni. Le profumazioni migliori sono quelle naturali o completamente prive di profumo. Questa scelta non solo garantisce un minore rischio di irritazioni ma sostiene anche l'integrità e la funzionalità della pelle nel tempo.
Coloranti e filler sintetici
I coloranti artificiali e i filler sintetici sono spesso impiegati nelle formulazioni cosmetiche per migliorarne l'aspetto e la consistenza.
I coloranti conferiscono un aspetto più vivace e attraente. I filler, invece, vengono utilizzati per aumentare il volume del prodotto o per mascherare la mancanza di altri ingredienti più costosi o efficaci.
Ovviamente, non è tutto oro quello che luccica. I coloranti, identificati spesso con il prefisso "CI" seguito da un numero, possono essere causa di reazioni allergiche e irritazioni, soprattutto nei soggetti più sensibili. La ricerca scientifica ha sollevato preoccupazioni riguardo la sicurezza di alcuni coloranti artificiali, che in rari casi possono contenere impurità quali metalli pesanti potenzialmente tossici.
Parlando di filler, questi ingredienti – come i polimeri di silicone o le polveri sintetiche – possono dare alla crema una texture più piacevole al tatto. In realtà, non offrono alcun beneficio reale per la pelle. In alcuni casi, possono persino ostruire i pori o alterare il naturale equilibrio idrolipidico.
Per individuare questi ingredienti, è utile saper interpretare l'INCI: i coloranti saranno spesso elencati verso la fine della lista e riconoscibili dal codice "CI". I filler, invece, possono essere più difficili da riconoscere, ma termini come "dimethicone" o "polymethyl methacrylate" possono essere degli indizi.
Una lunga lista di ingredienti non è necessariamente sinonimo di efficacia, il che ci mette in guardia dal considerare la quantità come sinonimo di qualità. Prodotti con meno componenti, ma di alta qualità e ben selezionati, sono spesso la scelta migliore per la salute della pelle.
L'industria cosmetica offre molti prodotti formulati senza coloranti e filler sintetici, privilegiando la qualità degli ingredienti e la loro funzionalità. Questi prodotti non solo sono più delicati sulla pelle, ma rispecchiano anche un'etica di produzione più consapevole e orientata al benessere del consumatore.
Nella scelta di una crema per il corpo, quindi, vanno privilegiate le formulazioni che mettono in primo piano la salute della pelle. Conviene evitare quelle che si affidano a ingredienti di riempimento o coloranti dalla funzione puramente estetica. Rispettare tale approccio non solo favorirà un aspetto più sano della pelle ma promuoverà anche una cosmesi più rispettosa dell'ambiente.
Metodi alternativi di conservazione
La conservazione dei prodotti cosmetici è un tema di grande rilevanza, in quanto garantisce sicurezza e stabilità al prodotto evitando la proliferazione di microbi. Sebbene l'industria cosmetica abbia per lungo tempo fatto affidamento su conservanti sintetici, la ricerca ha sviluppato metodi alternativi che utilizzano sostanze naturali e sicure.
Uno dei pilastri di questa nuova tendenza è l'uso di estratti botanici con proprietà conservanti. L'olio di semi di pompelmo, l'estratto di rosmarino o la vitamina E proteggono il prodotto dalla contaminazione microbica e apportano anche benefici aggiuntivi alla pelle. Questo per via delle tante loro proprietà antiossidanti e nutrienti.
Tra gli altri conservanti naturali citiamo l'alcol biologico o gli acidi organici, ad esempio l'acido sorbico e l'acido benzoico. Sono efficaci contro un ampio spettro di batteri e funghi e sono ben tollerati dalla pelle. Questi ingredienti sono spesso derivati da fonti vegetali e sono considerati sicuri per la salute umana quando usati nelle giuste proporzioni.
L'efficacia di questi conservanti naturali è stata oggetto di numerosi studi, che ne hanno confermato la validità come alternativa ai parabeni e ad altri conservanti sintetici. Ad esempio, l'olio di semi di pompelmo è stato esaminato per la sua capacità di prolungare la vita utile dei prodotti senza alterarne la qualità.
Per i consumatori, il riconoscimento di questi ingredienti naturali nell'INCI può essere un segnale di un prodotto più delicato sulla pelle e con l'ambiente. Cerca termini come "Grapefruit Seed Extract", "Rosmarinus Officinalis Leaf Extract" o "Tocopherol" e verifica che siano presenti al posto dei conservanti sintetici.
La scelta di creme per il corpo che utilizzano metodi di conservazione naturali è una scelta proattiva verso una cosmesi più consapevole e sostenibile. Non solo stai scegliendo il meglio per la tua pelle, ma stai anche supportando pratiche di produzione che hanno un impatto minore sull'ambiente. I consumatori informati possono così godere di prodotti di alta qualità che vengono conservati in modo sicuro e naturale.
Come scegliere una crema corpo sicura
La scelta di una crema per il corpo che sia sicura e al tempo stesso efficace richiede attenzione e consapevolezza. Non si tratta solo di leggere l'etichetta, ma di comprendere il significato effettivo dei termini elencati. Fortunatamente, esistono strumenti come il Biodizionario o l'app Yuka, che possono aiutare a decifrare l'INCI, l'elenco degli ingredienti presenti nei prodotti cosmetici.
Il Biodizionario è una risorsa online che utilizza un sistema di colori per classificare la sicurezza degli ingredienti. Usa il colore verde per quelli più sicuri, rosso per quelli da evitare. Questo strumento può essere prezioso per identificare rapidamente le sostanze potenzialmente dannose o indesiderate.
L'app Yuka, invece, permette di scansionare il codice a barre dei prodotti cosmetici. Permette di ottenere una valutazione basata sulla presenza di ingredienti nocivi, sul loro impatto sulla salute e sull'ambiente. Offre anche suggerimenti per alternative più sane e naturali.
Quando cerchi una crema per il corpo sicura, è utile seguire alcuni consigli:
- priorità agli ingredienti naturali: cerca prodotti che contengono oli e burri vegetali, estratti botanici e ingredienti biologici;
- evita sostanze controversie: fai attenzione a ingredienti come parabeni, siliconi, petrolati, SLS e coloranti artificiali;
- controlla la provenienza: privilegia aziende che sono trasparenti sulla loro filiera e che praticano una politica di sostenibilità;
- certificazioni: le certificazioni biologiche e naturali come Ecocert, ICEA, AIAB o COSMOS possono essere un indicatore di qualità e sicurezza;
- INCI breve e comprensibile: spesso meno è meglio. Una lista di ingredienti corta e chiara è preferibile;
- Sperimenta: la pelle è un organo personale e unico, ciò che funziona per gli altri potrebbe non essere adatto a te. Non aver paura di provare diversi prodotti per trovare quello giusto.
Incorporando questi strumenti e consigli nel tuo processo di acquisto, sarai in grado di fare scelte più informate e di selezionare prodotti migliori.
Conclusioni
Quando si analizza l'INCI di un prodotto cosmetico come la crema corpo bio di PlantaDea, l'obiettivo è individuare gli ingredienti migliori.
Gli ingredienti che compaiono all'inizio dell'elenco sono presenti in maggiore quantità. Viceversa, quelli elencati alla fine, sono presenti in piccole quantità. Quindi, è importante che i primi siano di ottima qualità e sicuri.
Solitamente, una buona crema bio per pelli secche e delicate avrà quali primi ingredienti sostanze idratanti e nutrienti, ad esempio, il burro di karité, l'olio di oliva o l'aloe vera, che hanno proprietà emollienti e riparatrici. Inoltre, è fondamentale che non siano presenti alcool o profumi sintetici, poiché possono irritare e disidratare la pelle, soprattutto se sensibile o secca.
Un altro segno positivo è l'assenza di petrolati e parabeni, sostanze occlusive che possono impedire alla pelle di respirare. Spesso, vengono sostituite con alternative più naturali come gli esteri di zucchero o la cera d'api in formulazioni bio.
Conservanti e antiossidanti dovrebbero essere di origine naturale. Citiamo il benzoato di sodio (che si trova naturalmente in alcuni frutti) o la vitamina E, che oltre a conservare il prodotto, nutre la pelle.
Infine, gli estratti di piante o i succhi di frutta indicano una formulazione attenta e orientata al benessere della pelle. Ciò, a una condizione… dovranno essere certificati bio e derivati da agricoltura sostenibile.
Per concludere, una crema che rispecchia questi standard non solo è attenta alla salute della pelle ma anche all'impatto ambientale. Se l'INCI della crema corpo di PlantaDea segue questi principi, si può dire che è un prodotto di alta qualità, rispettoso dell'epidermide e dell'ambiente.
Domande e risposte
Qual è la crema più idratante in assoluto?
La crema più idratante unisce componenti che trattengono acqua e riparano la barriera cutanea. Cerca formule con acido ialuronico a diversi pesi molecolari (penetra in profondità), burro di karité puro (emolliente denso) e glicerina vegetale (legame idrico). I prodotti arricchiti con ceramidi e squalano bilanciano la pelle secca o screpolata. Le texture degli unguenti sono perfette per situazioni estreme (esposizione al freddo, dermatiti, psoriasi). Attenzione alle versioni “occlusive” con paraffina o siliconi: idratano ma possono risultare pesanti, come abbiamo visto in precedenza.
Cosa usare al posto della crema per il corpo?
La crema più idratante unisce componenti che trattengono acqua e riparano la barriera cutanea. Cerca formule con acido ialuronico a diversi pesi molecolari (penetra in profondità), burro di karité puro (emolliente denso) e glicerina vegetale (legame idrico). I prodotti arricchiti con ceramidi e squalano bilanciano la pelle secca o screpolata. Le texture degli unguenti sono perfette per situazioni estreme (esposizione al freddo, dermatiti, psoriasi). Attenzione alle versioni “occlusive” con paraffina o siliconi: idratano ma possono risultare pesanti, come abbiamo visto in precedenza.
Quante volte a settimana mettere la crema corpo?
Ti consigliamo di applicarla quotidianamente dopo la doccia, con pelle ancora umida. Chi ha una cute normale può limitarsi a 4-5 volte, ma in inverno o con riscaldamento acceso meglio aumentare la frequenza. Pelli atopiche o soggette a psoriasi richiedono 2 applicazioni giornaliere (mattina e sera). Se usi scrub o acidi esfolianti, compensa con una crema più ricca per 3 giorni consecutivi. Attenzione ai prodotti con retinoidi: meglio alternarli nel corso dei giorni con idratanti semplici per evitare irritazioni.
Che differenza c'è tra una crema idratante e una crema nutriente?
L'idratante lavora sull'acqua: acido ialuronico, allantoina o pantenolo attirano e fissano l'umidità nello strato corneo. La nutriente, invece, agisce sui lipidi: burri vegetali, oli, vitamine (es. E o F) ricostruiscono il film idrolipidico.
La crema idratante è leggera, adatta a pelli miste o giovani; la nutriente è più densa, perfetta per pelli mature o disidratate croniche. Alcuni prodotti ibridi uniscono entrambe le funzioni (esempio: formule con glicerina e olio di rosa mosqueta). Attenzione alle etichette: “nutriente” spesso significa acquistare siliconi, non compatibili con una pelle in salute.