Qual è la psoriasi più grave?
Se ti stai chiedendo "qual è la forma di psoriasi più grave" o stai cercando informazioni correlate, allora sei nel posto giusto.
In questo articolo, esploreremo insieme le diverse tipologie di psoriasi per capire quale sia la più severa sia dal punto di vista medico che estetico.
Vogliamo aiutarti a comprendere meglio questa condizione e le sfide che comporta.
La psoriasi è una malattia della pelle legata a vari fattori scatenanti, dovuta principalmente ad un malfunzionamento del sistema immunitario. Si tratta di una condizione fin troppo comune che può manifestarsi in varie forme di diversa entità.
Qual è la forma di psoriasi più grave si stabilisce valutando una serie di elementi, come l’estensione delle placche, la gravità della desquamazione e la reazione del singolo paziente.
La psoriasi si manifesta con la comparsa di placche, squame, rossori ed eritema. Le aree affette da psoriasi possono assumere diversi toni, dal rosso acceso intorno alle lesioni, al bianco e argento in corrispondenza delle squame.
C’è da dire che la psoriasi è una malattia infiammatoria cronica, che non può essere curata ma solo trattata per gestire i sintomi e migliorare la condizione di vita dei pazienti. Dunque, si passa da periodi di remissione a momenti in cui la malattia torna a farsi sentire.
In base ai sintomi, la psoriasi può essere classificata come:
- lieve: quando interessa solo il 3% della pelle;
- moderata: se copre fino al 10% della superficie del corpo;
- grave: qualora le manifestazioni si estendano oltre il 10% del corpo.
Una delle forme di psoriasi più grave è la psoriasi eritrodermica, che può avere conseguenze letali a causa delle complicazioni. Si tratta di una forma di psoriasi estremamente aggressiva, che si estende velocemente in diverse aree e provoca un bruciore insopportabile. Può comparire in seguito alla psoriasi a placche o alla psoriasi pustolosa, un altro tipo di psoriasi molto grave.
Nel caso in cui si avvertano i sintomi della psoriasi eritrodermica è necessario rivolgersi allo specialista o correre in ospedale per un eventuale ricovero.
Quali sono le tipologie di psoriasi?
Molte patologie dermatologiche si manifestano in diverse forme, che variano per gravità, localizzazione e sintomatologia. Questo accade anche per la psoriasi, che può comportare la formazione di placche, irritazione, rossori, rigonfiamenti. Inoltre, può interessare gli arti, il cuoio capelluto, le pieghe della pelle o i palmi delle mani.
Le tipologie di psoriasi più note e diffuse sono:
- psoriasi a placche;
- psoriasi pustolosa;
- psoriasi inversa;
- psoriasi eritrodermica;
- psoriasi guttata;
- artrite psoriasica;
- psoriasi del cuoio capelluto.
Vediamo come riconoscerle.
Psoriasi a placche
Per spiegare cos’è la psoriasi, la prima forma da cui partire è la psoriasi a placche, considerata la più tipica e comune.
Viene diagnosticata nell'80% dei casi di psoriasi ed è caratterizzata da placche, squame bianche o di color argento, rossore e irritazioni. Le placche, solitamente, danno prurito e, lo sfregamento sulle parti irritate, può provocare piccole ferite. Il rischio è che le lesioni si contaminino, dando origine a infezioni.
Per una diagnosi corretta, è essenziale conoscere la differenza tra psoriasi e dermatite atopica, altrimenti si rischia di ricorrere a trattamenti sbagliati.
Il soggetto affetto da psoriasi a placche può notare le lesioni, in particolare, su ginocchia, gomiti, schiena e testa, ma questa condizione può manifestarsi anche nel resto del corpo.
Psoriasi pustolosa
Considerata un’evoluzione della psoriasi a placche, la psoriasi pustolosa comporta la formazione di vescicole piene di liquido - pustole per l’appunto -, in particolare, sui piedi e sui palmi delle mani. Le pustole, che interessano circa il 5% dei pazienti affetti da psoriasi, sono circondate da un’area arrossata.
La psoriasi pustolosa può venire anche in seguito ad una brusca interruzione dei medicinali o, al contrario, comparire come effetto collaterale di alcuni tipi di farmaci.
La psoriasi pustolosa viene indicata come la psoriasi più grave insieme alla psoriasi eritrodermica.
Psoriasi inversa o fissurale
Patologia poco diffusa, la psoriasi inversa o invertita colpisce in particolar modo gli anziani e le persone in sovrappeso. Si localizza solitamente nelle pieghe del corpo - ascelle, glutei, inguine, area sotto il seno, pieghe della pelle nell’area genitale - dove due zone cutanee tendono a venire in contatto tra loro.
A livello visivo, si presenta con screpolature, arrossamenti e placche dal colore rosso molto acceso. Vista la sua particolare localizzazione, tende ad aggravarsi a causa dello sfregamento e della sudorazione.
Psoriasi eritrodermica o eritrodermia psoriasica
La psoriasi eritrodermica viene considerata una delle forme più invasive - se non, addirittura, la forma di psoriasi più grave - poiché può estendersi a qualsiasi area del corpo e provocare irritazione intensa, dolori e una profonda desquamazione.
Andando a indebolire la barriera cutanea, questa patologia interrompe l’omeostasi dell’organismo, esponendo i pazienti a complicanze di vario tipo. In primis, può dare malessere e stati febbrili, ma nelle forme acute i pazienti possono sviluppare infezioni, polmoniti, insufficienza cardiaca congestizia.
Uno dei sintomi più comuni della psoriasi eritrodermica è la perdita di liquidi e proteine, che porta gonfiore da ritenzione idrica o edema alle caviglie.
Lo sfaldamento della pelle e la conseguente caduta di interi strati cutanei può mettere a rischio la vita dei pazienti, soprattutto a causa delle possibili complicanze. Non bisogna mai dimenticare che la pelle è l’organo più esteso dell’organismo e svolge una funzione protettiva nei confronti degli agenti esterni.
Questa condizione infiammatoria colpisce dall'1% al 2,25% circa delle persone affette da psoriasi.
In alcuni casi, questa forma di psoriasi tanto aggressiva può comparire in seguito a un episodio di psoriasi a placche o di psoriasi pustolosa.
In ogni caso, ai primi sintomi di eritrodermia psoriasica è necessario rivolgersi ad uno specialista e valutare un eventuale ricovero per prevenire conseguenze gravi o esiti letali.
Psoriasi guttata
Caratterizzata da chiazze di piccole dimensioni, la psoriasi guttata è una delle forme di psoriasi più lievi e comuni. Il suo nome deriva dalla forma con cui si presentano le chiazze rosse: sembra che sulla cute ci siano delle gocce d’acqua.
Generalmente, colpisce i più piccoli e tende a scomparire con il tempo e senza trattamenti particolari; in alcuni casi può evolvere in psoriasi a placche.
I bambini e gli adolescenti sono i soggetti più interessati dalla psoriasi guttata, che può essere la conseguenza di un’infezione da streptococco alla gola. Le piccole chiazze rosse possono comparire su tutto il corpo, ma le localizzazioni tipiche sono gli arti e il tronco.
Artrite psoriasica
L’artrite psoriasica è una delle conseguenze più comuni a cui vanno incontro i pazienti affetti da psoriasi. Si tratta di una forma infiammatoria di psoriasi che interessa le articolazioni e le aree che le circondano; si manifesta nel 30% delle persone con la psoriasi e può comparire dai 30 ai 50 anni.
La patologia è caratterizzata da dolore intenso alle articolazioni e rigidità; i protocolli di trattamento sono gli stessi previsti per i casi di artrite reumatoide.
Psoriasi del cuoio capelluto
Tra i diversi tipi di psoriasi, quella del cuoio capelluto risulta una delle più diffuse: interessa tra il 50% e l'80% circa dei pazienti affetti dalla patologia.
I sintomi sono gli stessi della psoriasi a placche, con la differenza che vanno a concentrarsi sulla testa. La desquamazione e l’irritazione, infatti, interessano il cuoio capelluto, l’attaccatura dei capelli, la fronte, le tempie e le zone intorno alle orecchie.
La gravità della psoriasi del cuoio capelluto varia enormemente da paziente a paziente, può colpire in maniera lieve oppure provocare sintomi gravi ed estesi.
Come si presenta una psoriasi in forma grave?
La gravità della psoriasi viene determinata a seconda dell’estensione delle lesioni, il grado di desquamazione, la presenza dell’eritema e l’aggressività dei sintomi, seguendo l’Indice di Gravità ed Estensione della Psoriasi detto PASI (acronimo di Psoriasis Area and Severity Index). Inoltre, nella determinazione della psoriasi, si valuta l’impatto sulla qualità della vita del paziente e la risposta ai trattamenti disponibili.
In linea generale, la psoriasi grave, come lo è la psoriasi eritrodermica, si presenta con infiammazione forte ed estesa, desquamazione e perdita di strati di pelle di piccole e grandi dimensioni, cute che sembra bruciata.
Il paziente affetto da psoriasi grave avverte dolore sulla pelle e irritazione intensa, desiderio di grattarsi. In linea generale, quando la psoriasi è grave fa aumentare i battiti del cuore e può comportare stati febbrili e brividi.
In alcuni casi, i pazienti lamentano dolori alle articolazioni e gonfiore agli arti dovuto alla disidratazione.
Si muore di psoriasi?
Tra i timori che affliggono le persone affette da psoriasi c’è quello di conseguenze gravi o letali dovute alla patologia.
Nella maggioranza dei casi, la psoriasi in sé non è una malattia mortale. Tuttavia, può esporre il corpo a complicazioni molto gravi, che possono anche provocare la morte del paziente, tra cui: edema, perdita di liquidi e proteine, polmonite, setticemia, insufficienza cardiaca, infarto, malattie cardiovascolari, diabete, cancro (linfoma, carcinoma basocellulare e carcinoma a cellule squamose), depressione.
Esiste una cura per la psoriasi grave?
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica che, una volta comparsa, non può essere guarita. In linea di massima, ci sono dei momenti in cui i sintomi possono alleviarsi fino a scomparire ma, in genere, in seguito a vari fattori scatenanti o a un forte stress tende a ripresentarsi (per questo motivo si parla spesso di psoriasi da stress).
Dunque, in attesa di nuovi farmaci, non esiste una cura definitiva ma diverse opzioni di trattamento per i sintomi, che vanno dai prodotti naturali e biologici ai farmaci sistemici.
La maggior parte delle persone affette da psoriasi riesce a trovare beneficio dai trattamenti topici che, tuttavia, potrebbero risultare poco efficaci nel trattamento della psoriasi grave e nelle varie complicanze.
Quando i sintomi sono gravi, i medici intervengono con i farmaci sistemici, somministrati per via orale, per infusione o con iniezioni. Questo tipo di trattamenti aiuta a prevenire le riacutizzazioni della malattia e il suo peggioramento.
Nella psoriasi più grave in cui nessun altro trattamento risulta d’aiuto, si ricorre al metotrexato e alla ciclosporina, efficaci per artrite psoriasica, psoriasi eritrodermica, psoriasi palmoplantare e ungueale, e psoriasi pustolosa generalizzata.
È possibile trattare la psoriasi con rimedi naturali?
Non essendoci una vera e propria cura per la psoriasi è essenziale agire sui sintomi in maniera efficace e rapida, prima che il problema si aggravi o si estenda ad altre zone del corpo.
I trattamenti topici sono tra i più validi, soprattutto perché calmano il prurito e l’irritazione. Di conseguenza, riducono il rischio di infezioni e migliorano la qualità di vita del paziente affetto da psoriasi. A partire dai cosmetici naturali, è possibile intervenire sui vari tipi di psoriasi con ottimi risultati per donare all’epidermide un aspetto più sano e compatto.
Noi di PlantaDea abbiamo dei prodotti specifici per le pelli psoriasiche, l’olio viso e corpo per la psoriasi e l’unguento viso e corpo per la psoriasi, formulati proprio per calmare il rossore e l’infiammazione nelle zone ricoperte da squame o in cui la psoriasi è più grave. Inoltre, i nostri cosmetici naturali sfruttano le proprietà lenitive e immunomodulanti dei nostri ingredienti naturali per riportare il sistema immunitario in una condizione di equilibrio e gestire meglio questa condizione.
Per trattare la psoriasi in modo naturale si può ricorrere anche alla fototerapia, grazie alla quale si può controllare l'iperproliferazione dei cheratinociti dovuta alla patologia.
Un aiuto importante arriva dallo stile di vita: un’alimentazione sana ed equilibrata apporta grandi benefici, così come la riduzione dei fattori di stress. Dunque, i medici consigliano spesso di fare attività rilassanti come lo yoga, di evitare il fumo e gli alcolici e curare la dieta.
Prima di ricorrere ai farmaci, che potrebbero dare effetti collaterali di vario tipo, è sempre consigliabile provare a contenere i sintomi con i rimedi naturali, innocui e potenzialmente efficaci contro diverse forme di psoriasi.