La psoriasi delle labbra rappresenta una manifestazione particolarmente delicata di questa condizione cronica della pelle; richiede un approccio terapeutico mirato e una comprensione approfondita delle sue peculiarità. 

Quando tale patologia cutanea colpisce le labbra, così sensibili e costantemente esposte, la complessità del trattamento aumenta considerevolmente, rendendo necessaria una strategia che tenga conto sia dell'efficacia terapeutica sia della delicatezza della zona interessata.

La psoriasi può manifestarsi in qualsiasi area corporea. Quando coinvolge le labbra, un occhio esperto nota subito le caratteristiche distintive che la rendono non confondibile con altre patologie.

La pelle secca, l'irritazione persistente e la formazione di placche squamose sono alcuni dei sintomi della psoriasi che possono presentarsi a livello labiale, creando disagio non solo estetico ma anche funzionale.

Riconoscere la psoriasi intorno alle labbra

La diagnosi della psoriasi vicino alle labbra richiede un'analisi attenta delle manifestazioni cliniche, poiché questa zona presenta caratteristiche anatomiche uniche che influenzano l'espressione della patologia. 

La psoriasi intorno alle labbra può presentarsi con rossore persistente, desquamazione caratteristica e una particolare secchezza che non risponde ai comuni trattamenti idratanti. 

La condizione può estendersi dalla superficie labiale alla pelle circostante, creando un quadro clinico che richiede un intervento specialistico tempestivo.

L'osservazione clinica rivela che la maggior parte dei casi presenta una combinazione di sintomi che include eritema, desquamazione e quella particolare texture della pelle che caratterizza le lesioni psoriasiche. 

In alcuni casi, la manifestazione può essere così localizzata da interessare esclusivamente il bordo labiale, mentre in altri potrebbe estendersi all’area periorale, richiedendo un approccio terapeutico differenziato.

Le basi fisiopatologiche: il sistema immunitario e i fattori scatenanti

La psoriasi rappresenta una complessa disfunzione del sistema immunitario che si manifesta attraverso un'accelerazione abnorme del ricambio cellulare epidermico. 

Questa condizione cronica della pelle trova nella predisposizione genetica il suo fondamento primario, ma sono i fattori scatenanti ambientali e comportamentali a determinare l'effettiva manifestazione e l'evoluzione della patologia a livello labiale.

I fattori scatenanti specifici per la zona labiale comprendono:

  • traumatismi meccanici; 
  • esposizione ad agenti irritanti presenti in prodotti cosmetici o igienici; 
  • variazioni climatiche; 
  • stress psicologico. 

La comprensione di questi elementi è fondamentale per strutturare un piano terapeutico efficace e personalizzato.

Come curare la psoriasi sulle labbra: approcci terapeutici specialistici

Il trattamento della psoriasi labiale richiede un protocollo terapeutico specificamente calibrato per questa zona anatomica, dove la delicatezza dei tessuti e la costante esposizione a stimoli esterni rendono necessario l'utilizzo di formulazioni particolarmente studiate. 

Le terapie topiche rappresentano la prima linea di intervento, ma devono essere selezionate con criterio per garantire efficacia senza compromettere la tollerabilità.

L'approccio terapeutico deve essere strutturato secondo un protocollo che prevede diverse fasi di trattamento. 

Inizialmente, può essere necessario ricorrere a corticosteroidi topici a bassa potenza per controllare l'infiammazione acuta, seguiti dall'introduzione di immunomodulatori topici come il tacrolimus o il pimecrolimus, che possono essere utilizzati per periodi prolungati senza gli effetti collaterali tipici dei corticosteroidi.

Per ulteriori info su come si cura la psoriasi, ti invitiamo a dare un'occhiata a questo articolo:

psoriasi e cura: le ultime novità.

Innovazioni terapeutiche: i nuovi principi attivi

La ricerca dermatologica degli ultimi anni ha introdotto nel panorama terapeutico nuovi principi attivi specificatamente formulati per il trattamento delle forme di psoriasi che interessano aree sensibili. 

Il roflumilast crema 0,3%, approvato dalla FDA nel 2022, ha dimostrato in studi clinici di fase 3 un tasso di successo terapeutico del 73% nelle aree facciali e intertriginose, rappresentando un significativo progresso rispetto alle terapie tradizionali [1].

Parallelamente, il tapinarof crema 1% ha mostrato tassi di risposta compresi tra il 35,4% e il 40,2% per l'endpoint primario negli studi clinici, offrendo una nuova opzione terapeutica per pazienti che non hanno risposto adeguatamente ai trattamenti convenzionali [2]. 

Questi avanzamenti farmacologici rappresentano un'evoluzione significativa nell'approccio al trattamento della psoriasi labiale.

Il tacrolimus 0,1% unguento continua a rappresentare il gold standard per il trattamento della psoriasi labiale, con studi che documentano un tasso di clearance completa dell'81% entro 57 giorni di trattamento [3]. 

La sua efficacia può essere potenziata dalla combinazione con acido salicilico al 6%, che migliora la penetrazione del principio attivo attraverso le barriere cutanee alterate dalla patologia.

Biologici di nuova generazione e terapie sistemiche avanzate

Quando la psoriasi interessa le labbra in associazione con altre parti del corpo, o quando la risposta alle terapie topiche risulta insufficiente, può essere necessario considerare l'introduzione di terapie sistemiche. 

Il 2023 ha visto l'approvazione di bimekizumab, il primo inibitore duale IL-17A/IL-17F, che negli studi di fase 3 ha raggiunto tassi di clearance cutanea compresi tra l'85% e il 91% [5].

Tuttavia, questo farmaco presenta un rischio aumentato di candidosi orale (15,4% nel primo anno), aspetto particolarmente rilevante quando si tratta di psoriasi periorale. 

Gli inibitori IL-23, tipo il risankizumab e guselkumab, mantengono la preferenza per il coinvolgimento facciale con tassi di risposta del 75-88% PASI 90 a 16 settimane.

Lo studio PSoHO del 2023, condotto su 1.978 pazienti, ha rivelato che il 36,9% presenta coinvolgimento facciale/del collo [6], con tassi di clearance facciale superiori al 70% a 12 settimane con tutti i biologici. 

Gli inibitori IL-17 hanno mostrato odds ratio significativamente superiori per la clearance facciale rispetto ad altre classi di biologici.

Epidemiologia e caratteristiche cliniche distintive

La psoriasi delle labbra emerge come una condizione di estrema rarità, con una prevalenza inferiore allo 0,01% di tutti i casi psoriasici [7]. 

La letteratura medica mondiale documenta solamente 120 casi di psoriasi orale totali, con appena 6 casi di psoriasi labiale isolata senza coinvolgimento cutaneo o intraorale concomitante. L'età media di presentazione è di 28,86 anni, con un range che va dai 13 ai 65 anni e una lieve predominanza femminile.

La presentazione clinica si caratterizza per la presenza di placche eritematose e fissurate accompagnate da scaglie bianco-giallastre spesse sul bordo vermiglio, associate a sensazione urente severa e disagio durante l'alimentazione e il linguaggio. Il 67% dei pazienti sviluppa la manifestazione labiale precedentemente alle lesioni cutanee, spesso di mesi o anni, rendendo la diagnosi particolarmente sfidante. I sintomi possono essere confusi con altre condizioni, ma nella maggior parte dei casi la presenza di squame caratteristiche aiuta nella diagnosi differenziale.

L'importanza di una crema idratante specifica

Un elemento fondamentale nel trattamento della psoriasi labiale è rappresentato dall'utilizzo della migliore crema per la psoriasi idratante formulata specificamente per questa zona delicata. 

La scelta del prodotto idratante deve essere effettuata considerando non solo le proprietà lenitive e riparatrici, ma anche la compatibilità con i trattamenti farmacologici in corso e la capacità di mantenere l'integrità della barriera cutanea compromessa dalla patologia.

In questo contesto, il nostro unguento PlantaDea per psoriasi rappresenta una soluzione particolarmente indicata per il trattamento delle manifestazioni psoriasiche labiali, grazie alla sua formulazione ricca di principi attivi naturali specificatamente selezionati per le loro proprietà terapeutiche. 

La base di burro di karité (Butyrospermum Parkii Butter) offre un'eccezionale capacità idratante e riparatrice, particolarmente preziosa per ripristinare la barriera cutanea compromessa dalla psoriasi. Questo ingrediente, riconosciuto per le sue proprietà emollienti e antinfiammatorie, crea un film protettivo che mantiene l'idratazione ottimale della zona labiale.

Il cannabidiolo (CBD) contenuto nella formulazione rappresenta uno dei rimedi naturali per la psoriasi più innovativi. Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che il CBD possiede proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e immunomodulatrici che possono essere particolarmente benefiche nel controllo dell'infiammazione caratteristica della psoriasi. La sua azione sui recettori del sistema endocannabinoide cutaneo contribuisce a modulare la risposta infiammatoria locale, riducendo eritema e desquamazione.

L'olio di semi di lino (Linum Usitatissimum Seed Oil) apporta acidi grassi essenziali omega-3, fondamentali per il mantenimento dell'integrità della barriera cutanea e per le loro proprietà antinfiammatorie. Questi lipidi strutturali sono essenziali per ripristinare la funzione di barriera compromessa dalla psoriasi, riducendo la perdita transepidermica di acqua e migliorando l'idratazione cutanea.

La presenza dell'olio di borragine (Borago Officinalis Seed Oil) arricchisce la formulazione con acido gamma-linolenico (GLA), un acido grasso essenziale particolarmente efficace nel trattamento delle condizioni infiammatorie cutanee. Il GLA ha dimostrato capacità di modulare la risposta infiammatoria e di migliorare la funzione di barriera cutanea, elementi cruciali nel trattamento della psoriasi labiale.

L'olio di mandorle dolci (Prunus Amygdalus Dulcis Oil) contribuisce con le sue proprietà emollienti e lenitive, particolarmente apprezzate per il trattamento delle zone sensibili come le labbra. La sua composizione ricca di acidi grassi monoinsaturi e vitamina E offre protezione antiossidante e favorisce i processi di riparazione cutanea.

Gli studi di combinazione condotti con formulazioni contenenti ceramidi, acido salicilico 2% e urea hanno documentato miglioramenti statisticamente significativi [8], mostrando riduzione della desquamazione e miglioramento della funzione di barriera. 

Questa evidenza supporta un approccio multimodale che integra riparazione della barriera e rimozione delle squame, elementi essenziali per il successo terapeutico a lungo termine, principi che ritroviamo perfettamente integrati nella formulazione del nostro unguento specialistico.

Impatto sulla qualità di vita e aderenza terapeutica

L'analisi degli studi condotti con strumenti validati rivela un impatto psicosociale sproporzionato della psoriasi facciale [9]. I punteggi DLQI medi oscillano tra 11,24 e 13,19, con il 41,1% dei pazienti che presenta punteggi superiori a 10, indicativi di un impatto "molto grande" o "estremamente grande" sulla qualità di vita. L'85,9% mostra qualità di vita compromessa secondo il DLQI, con i giovani adulti (25-34 anni) più gravemente colpiti.

L'aderenza terapeutica rappresenta una sfida critica: il 39-73% dei pazienti non utilizza i farmaci topici come prescritto [10], con solo il 22% che applica gli agenti topici esattamente secondo il dosaggio e frequenza indicati. 

Le ragioni principali sono la dimenticanza (81,8%), istruzioni poco chiare e inaccettabilità cosmetica. Per le applicazioni facciali, gli unguenti risultano peggio tollerati, mentre schiume e soluzioni ottengono le valutazioni migliori [11].

Linee guida internazionali e raccomandazioni cliniche

Le linee guida AAD-NPF 2023 hanno introdotto algoritmi decisionali aggiornati che incorporano i nuovi agenti [12], designando gli inibitori IL-17 e IL-23 come prima linea preferiti rispetto agli inibitori TNF-α. 

Il coinvolgimento facciale è ora considerato area ad alto impatto indipendentemente dalla superficie corporea totale interessata, giustificando la terapia biologica anche con meno del 10% di BSA.

Le linee guida EuroGuiDerm 2020-2021 stabiliscono una gerarchia terapeutica aggiornata che privilegia gli inibitori IL-23 come prima linea sistemica, seguiti da inibitori IL-17 e TNF-α per pazienti con comorbidità cardiovascolari. La British Association of Dermatologists ha pubblicato un aggiornamento pragmatico nel 2023 basato sulla meta-analisi Cochrane living network, incorporando dati di costo-efficacia real-world.

Prevenzione e gestione a lungo termine

La gestione ottimale della psoriasi labiale richiede un approccio olistico che consideri non solo l'aspetto terapeutico immediato, ma anche la prevenzione delle recidive attraverso l'identificazione e la modifica dei fattori scatenanti individuali. In alcuni casi, modifiche dello stile di vita, gestione dello stress e attenzione particolare ai prodotti utilizzati per l'igiene orale possono rappresentare elementi determinanti per il controllo a lungo termine della condizione.

La costante evoluzione delle conoscenze scientifiche e l'introduzione di nuovi principi attivi promettono ulteriori miglioramenti nell'approccio terapeutico a questa complessa condizione. Alcuni farmaci di nuova generazione stanno mostrando risultati promettenti negli studi clinici, aprendo prospettive incoraggianti per pazienti che finora hanno avuto opzioni terapeutiche limitate.

Considerazioni finali

La psoriasi delle labbra, pur rappresentando una manifestazione relativamente rara di questa condizione dermatologica, richiede un approccio terapeutico specialistico e personalizzato. L'evoluzione delle opzioni terapeutiche degli ultimi anni ha significativamente migliorato le prospettive di trattamento, offrendo ai pazienti possibilità concrete di controllo della sintomatologia e miglioramento della qualità di vita.

La chiave del successo terapeutico risiede nella diagnosi tempestiva, nella selezione appropriata del protocollo di trattamento e nell'aderenza alle prescrizioni mediche. La collaborazione tra paziente e specialista dermatologo risulta essenziale per ottenere risultati duraturi e soddisfacenti, trasformando quello che potrebbe essere un disagio significativo in una condizione perfettamente gestibile attraverso l'utilizzo delle moderne strategie terapeutiche disponibili.

Se la psoriasi invece affligge le mani, troverai interessante questo post:

psoriasi mani.

Riferimenti

  • [1] Trial of Roflumilast Cream for Chronic Plaque Psoriasis - New England Journal of Medicine;
  • [2] Phase 3 Trials of Tapinarof Cream for Plaque Psoriasis - New England Journal of Medicine;
  • [3] Psoriatic Cheilitis: A Report of 2 Cases Treated Successfully With Topical Tacrolimus - Actas Dermo-Sifiliográficas;
  • [4] Pimecrolimus cream 1% in the treatment of intertriginous psoriasis - ScienceDirect;
  • [5] Long-Term Efficacy and Safety of Bimekizumab - Dermatology and Therapy;
  • [6] Comparative effectiveness of biologics for patients with moderate-to-severe psoriasis - Frontiers in Medicine;
  • [7] Isolated lip involvement in psoriasis: an uncommon aspect of a common dermatologic condition - Journal of Oral Medicine and Oral Surgery;
  • [8] Ceramide- and Keratolytic-containing Body Cleanser and Cream Application in Patients with Psoriasis - PubMed;
  • [9] Predictors of perceived stigmatization in patients with psoriasis - British Journal of Dermatology;
  • [10] Long-term adherence to topical psoriasis treatment can be abysmal - PubMed;
  • [11] Adherence and Patient Satisfaction With Topical Treatment in Psoriasis - Actas Dermo-Sifiliográficas;
  • [12] Psoriasis clinical guideline - American Academy of Dermatology.

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