Cicatrici da acne: cosa sono e come prevenirle
Soffri di acne? Non trascurarla e curala sin da subito con prodotti naturali così da prevenire la comparsa delle temute cicatrici da acne. In questo articolo parleremo proprio di loro e ti diremo come prevenirle. Se hai bisogno di ulteriori informazioni o vuoi dire la tua sull'argomento, scrivi un commento in basso.

Sappiamo già cos'è l'acne. Questa condizione affligge gran parte della popolazione mondiale, in particolare i giovani. Sebbene in molti casi si risolva da sola, può lasciare antiestetiche cicatrici di diversa entità, tali da compromettere l’estetica del volto. Le cicatrici da acne compaiono in un caso di acne su 5, e non esistono trattamenti in grado di eliminarle completamente.
Purtroppo, si tratta di una condizione da trattare in maniera precoce perché gli esiti possono rimanere a vita, nonostante il ricorso a interventi invasivi e costosi.
Le prime manifestazioni dell’acne vengono spesso sottovalutate, pensando che un brufolo, una pustola o una cisti non possano avere complicanze fastidiose. In realtà, tale approccio non fa che peggiorare la situazione e mettere a rischio il tono e la bellezza della pelle, a vita.
I solchi e i cheloidi alterano la compattezza della cute e, nei casi più gravi, si notano già in lontananza. Questi si formano in seguito alle lesioni della cute, che da sola non riesce a rigenerarsi in maniera corretta.
I trattamenti per le cicatrici da acne, come i laser, le iniezioni, i peeling o la chirurgia non riescono a ripristinare l’originale bellezza del volto, ma sono semplici palliativi che spesso risultano più dannosi che benefici.
Prima di arrivare a questi rimedi estremi, quindi, si può aiutare la propria pelle in maniera naturale a prevenire e contrastare la comparsa delle cicatrici da acne.
Cicatrici da acne: cosa sono?

Conseguenza spiacevole e antiestetica di comedoni, foruncoli, pustole, cisti e fistolizzazioni, le cicatrici da acne sono i segni che rimangono sulla pelle di chi ha sofferto di acne. Si manifestano, in particolare, in seguito ad infiammazioni molto forti e prolungate, in cui la pelle non riesce ad autoripararsi in modo corretto.
I segni duraturi dell’acne compaiono nelle aree più affette dalla patologia - volto, spalle, sterno - in seguito all’infiammazione incontrollata delle lesioni. Le cicatrici da acne si riconoscono anche a occhio nudo per il loro aspetto tipico: la pelle è butterata, attraversata da solchi e zone più spesse. In seguito ad un’acne molto intensa, quindi, la pelle tende a rimanere segnata e ha difficoltà a ritornare liscia e compatta come prima.
C’è da dire che non tutti i casi di acne sono seguiti dalla comparsa di cicatrici, poiché la cute va a ristabilirsi in maniera naturale e, con un’azione preventiva, è possibile evitare del tutto la formazione di segni.
Le condizioni che richiedono un’azione immediata in ordine di gravità sono:
- le papule;
- le pustole;
- i noduli;
- le cisti.
Le papule sono delle escrescenze dolorose che possono diventare rosse quando l’infiammazione è molto intensa.
Le pustole hanno la base rossa e la parte superiore gialla o bianca, e carica di pus. Si tratta dei tipici brufoli che non dovrebbero mai essere strizzati ma che, al contrario, sono spesso oggetto di sfregamenti.
I noduli hanno lo stesso aspetto delle pustole ma sono potenzialmente più dannosi; essi, infatti, sono collocati più in profondità e sono di dimensioni più grandi.
Il caso più grave è quello delle cisti. Si tratta di escrescenze profonde e solide, cariche di pus, che si trasformano solitamente in cicatrici.
In genere, brufoli e punti neri non lasciano segni duraturi, a meno che non vengano stuzzicati a tal punto da infiammarsi.
Come vengono le cicatrici da acne? In che modo l’acne provoca le cicatrici?
Le cicatrici sono la risposta della pelle alle lesioni cutanee provocate dall'infiammazione. In seguito alla formazione di pustole, papule, noduli o cisti, la cute tende ad autoripararsi, aumentando la produzione di collagene. Una quantità inadeguata di questa proteina può generare avvallamenti e solchi, mentre una produzione più cospicua può provocare i cheloidi.
Per capire meglio come si formano le cicatrici da acne, tuttavia, bisogna dedicare qualche riga alla struttura dell’epidermide e al suo naturale funzionamento. La pelle è l’organo più esteso del corpo umano ed è formata da tre strati:
- l'epidermide, cioè lo strato più esterno;
- il derma;
- l'ipoderma.
Ognuno di essi ricopre ruoli molto specifici, anche se la loro funzione principale è quella di fare da barriera tra il corpo e gli organi interni, e il mondo esterno. Sebbene il ruolo e le funzionalità della cute vengano spesso sottovalutate, svolgono molteplici ruoli e hanno la capacità di autoripararsi (basti pensare alla formazione delle croste e delle cicatrici).
L’acne, e di conseguenza le cicatrici, tendono a presentarsi nelle aree del corpo ricche di ghiandole sebacee: il volto, la schiena e lo sterno.
Ma come si formano le cicatrici?
Quando compare l’acne, sulla pelle si formano delle escrescenze che possono infiammarsi in modo intenso, fino a rompere le pareti che le circondano. In alcuni casi, le lesioni guariscono velocemente senza lasciare tracce. Se l’infiammazione è di lunga durata e di entità più grave, possono formarsi ferite profonde che richiedono un maggior impegno per essere riparate.
L’estensione della ferita può dipendere anche dalla rottura delle pareti dei pori; la fuoriuscita delle sostanze contenute nella pustola può allargare le dimensioni dell’infiammazione nelle zone circostanti.
In questi casi entra in azione il collagene, che interviene per ricostituire il tessuto connettivo e riparare le zone danneggiate.
Quali sono i tipi di cicatrici da acne e come si presentano?
Le cicatrici da acne possono essere suddivise in due grandi categorie: atrofiche (depresse, sotto il livello della pelle) e ipertrofiche/cheloidee (sollevate, sopra il livello della pelle). La maggior parte delle cicatrici da acne – circa l'80% – sono atrofiche. Si formano quando la pelle non produce abbastanza collagene durante la guarigione, creando avvallamenti o i tipici "buchetti".
Le cicatrici atrofiche si dividono a loro volta in tre sottotipi: rolling (a onda), boxcar (a vagone merci) e ice pick (a rompighiaccio). Ognuna richiede trattamenti specifici proprio perché ha caratteristiche diverse. Le cicatrici ipertrofiche e i cheloidi, invece, sono più rari e si formano quando c'è una produzione eccessiva di collagene. Sono più comuni sulla schiena, sul petto e sulle spalle, zone dove la pelle è più spessa.
Vediamo come si presentano le cicatrici da acne.

Cicatrici rotolanti
Simili a piccole onde, le cicatrici rotolanti rendono la pelle ondulata. Non sono particolarmente vistose e profonde e si concentrano, solitamente, sotto alle guance e sulla mascella. In queste aree, la pelle è più corposa. I bordi sono lisci e non presentano escrescenze o irregolarità.
Cicatrici da vagone merci
Leggermente più evidenti delle cicatrici rotolanti, le cicatrici da vagone merci non sono esageratamente profonde, ma si riconoscono per i bordi più chiari e decisi. Sembrano delle chiazze cutanee che tendono a formarsi sulle parti più spesse del viso, ossia la mascella e la parte inferiore delle guance.
Cicatrici rompighiaccio
Le cicatrici rompighiaccio vanno a formarsi laddove la cute è particolarmente sottile e fragile: gli zigomi e la fronte. Si tratta di segni vistosi, molto profondi e quasi impossibili da curare. La parte superiore è larga ed evidente e va a restringersi verso l’interno.
Il loro nome è dovuto alla similitudine con le macchine rompighiaccio, larghe nella parte del gancio e appuntite nella parte inferiore.
Cheloidi o cicatrici ipertrofiche
Caratterizzate da una consistenza dura e bitorzoluta, le cicatrici ipertrofiche, o cheloidi, sono delle escrescenze vistose che si localizzano sulle spalle, sulla schiena, sul petto, sulle spalle e sulla mascella.
A causare la formazione di cheloidi è un’eccessiva produzione di collagene che, andando a concentrarsi nell’area lesionata, forma questo tipo di ispessimento.
I cheloidi possono essere fastidiosi e provocare dolore e prurito.
Quanto sono comuni le cicatrici da acne?
Gli esiti cicatriziali dell’acne sono molto diffusi; si stima che circa il 20% dei soggetti che incorrono nell’acne possano avere cicatrici.
L’acne è una patologia che interessa 8 persone su 10. In genere, si manifesta tra l’adolescenza e i trent’anni, ma può comparire anche in età adulta (tra i 40 e i 50 anni) sotto forma di acne tardiva.
In genere, scompare da sola senza il ricorso a cure specifiche, tuttavia può avere esiti pesanti sull’estetica del volto.
Non ci sono differenti evidenze tra le varie etnie, ovvero l’acne colpisce qualsiasi tipo di pelle. I soggetti più affetti da acne sono quelli con la pelle grassa a tendenza acneica, ma è sempre bene ricordare che le due problematiche non necessariamente coincidono.
Recentemente è andata a svilupparsi una nuova forma di acne, chiamata maskne, dovuta all’uso eccessivo della mascherina. Utilizzata per prevenire il covid, la mascherina copre la zona del naso, del mento e delle guance, favorendo la produzione di sebo e la proliferazione di batteri. Quindi, all’usuale 75%-90% di casi di acne si devono aggiungere alla conta i casi dovuti al maskne.
Ci sono dei test che permettono al dermatologo di diagnosticare le cicatrici da acne?
Le cicatrici da acne possono essere diagnosticate durante una semplice visita dermatologica. Il dermatologo esamina la pelle e valuta la morfologia delle cicatrici; a seconda della loro ampiezza, del colore e della profondità dei segni fa la sua diagnosi e prescrive eventuali trattamenti.
Gli esperti dermatologi misurano la gravità dell’acne in differenti livelli, da moderato a grave, suddivisi in questo modo:
- I grado: definito anche maculare, in questo caso le cicatrici di primo grado si presentano rosse o rosate e senza escrescenze;
- II grado: le cicatrici di grado lieve sono poco visibili e scompaiono totalmente con uno strato di fondotinta o sotto i peli della barba;
- III grado: le cicatrici di grado moderato sono visibili a occhio nudo e non si possono nascondere con rimedi semplici;
- IV grado: le cicatrici di grado grave si notano anche a distanza e non possono essere coperte in nessun modo.
C’è da dire che il ricorso al dermatologo va anticipato il più possibile, così come il trattamento dell’acne.
La prevenzione delle cicatrici da acne è fondamentale per evitare interventi invasivi e cicatrici a vita.
Cosa succede se non curi le cicatrici da acne?

Come già detto, con la dovuta prevenzione è possibile aiutare la pelle nel processo di cicatrizzazione, in modo che non rimangano segni antiestetici e duraturi. Quando compaiono i primi segnali dell’acne, è necessario attivarsi immediatamente affinché non si formino infiammazioni. È fondamentale optare per rimedi che non trattino solo l'infiammazione ma che puntino a curare l’acne in modo naturale, senza stressare ulteriormente una pelle già provata di suo.
Le cicatrici da acne sono molto difficili da trattare e i segni possono rimanere a vita. In genere, per rimediare alle cicatrici da acne sono consigliati interventi come il filler, l'iniezione di steroidi, la dermoabrasione o la chirurgia, che risultano piuttosto invasivi e non garantiscono nemmeno un effetto sicuro. Anzi, spesso alcuni medici sconsigliano alcuni di questi trattamenti, come il laser. Infatti, rimedi per le cicatrici dell’acne, riescono a migliorare l’aspetto delle cicatrici, riducendo le dimensioni e il rossore, ma senza farle scomparire del tutto. Se hai delle cicatrici profonde non riuscirai a farle sparire nemmeno con 20 sessioni di laser CO2.
Purtroppo, in particolare nei giovani, le cicatrici da acne sono fonte di disagio e scarsa autostima. In alcuni casi, la non accettazione del proprio aspetto influisce e limita pesantemente i rapporti sociali. Per cui, è fondamentale pianificare un’azione preventiva e valutare gli interventi da fare.
Trattamenti laser avanzati per le cicatrici da acne
Quando le cicatrici da acne sono già presenti sulla pelle, i trattamenti laser rappresentano oggi una delle soluzioni più efficaci per ridurle.
Purtroppo, non fanno miracoli. Le cicatrici, soprattutto quelle profonde, non possono sparire del tutto.
Molti dermatologi sostengono che questi trattamenti riescono a ridurre i solchi creati dalle cicatrici, rendendo la pelle più liscia e compatta.
Ma vediamo quali sono.
Laser frazionato CO2
Il laser frazionato CO2 è considerato il gold standard, cioè il trattamento di riferimento per le cicatrici da acne. Funziona in modo particolare: invece di trattare tutta la superficie della pelle, crea migliaia di micro-colonne termiche invisibili a occhio nudo che penetrano in profondità nel derma.
La tecnica si chiama "frazionata" proprio perché lavora sul 20% della pelle ogni volta, lasciando intatte le zone circostanti. Queste micro-lesioni vengono lette dal nostro corpo come piccole ferite che devono essere riparate. In risposta, la pelle inizia a produrre nuovo collagene ed elastina, le proteine che danno struttura e compattezza alla pelle. Col tempo, le cicatrici si riempiono parzialmente e la superficie diventa più uniforme.
Il laser CO2 frazionato funziona particolarmente bene sulle cicatrici atrofiche – quelle a cratere tipo boxcar e rolling – perché riesce a stimolare la rigenerazione proprio negli strati profondi dove si è formato il danno.
Dopo il trattamento, la pelle rimane arrossata per alcuni giorni e si formano delle piccole crosticine che cadono da sole dopo circa 5-7 giorni. Il rossore può durare un paio di settimane, anche se si può mascherare con un po' di fondotinta leggero.
In genere si consigliano 2-3 sedute distanziate di 4-6 settimane l'una dall'altra. Il miglioramento medio che si può ottenere va dal 20% al 30% per ogni seduta, anche se dipende parecchio dalla profondità e dal tipo di cicatrici.
Laser frazionato non ablativo
Il laser frazionato non ablativo è un laser meno aggressivo rispetto al CO2. Mentre il laser CO2 "evapora" letteralmente uno strato di pelle (si chiama ablativo proprio per questo), il laser non ablativo lavora riscaldando gli strati profondi senza rimuovere la superficie.
Il vantaggio? Tempi di recupero molto più brevi. Dopo il trattamento la pelle è rossa per 24-48 ore e compaiono piccolissime crosticine superficiali. Nonostante ciò, si può già tornare alle attività normali e persino truccarsi. Lo svantaggio è che i risultati sono meno evidenti rispetto al CO2, quindi servono più sedute – di solito 4-6 trattamenti distanziati di un mese.
Il laser non ablativo si può fare anche in estate e su tutti i tipi di pelle (fototipi da I a VI), mentre il CO2 va evitato nei mesi caldi e richiede più attenzione con le pelli scure.
Radiofrequenza frazionata con microneedling
Un'altra tecnica interessante per le cicatrici da acne combina il microneedling con la radiofrequenza. Si usano micro-aghi che penetrano nella pelle e rilasciano energia termica proprio nel derma, stimolando la produzione di collagene. È una tecnica più semplice del laser, meno dolorosa (serve solo un getto di aria fredda, niente anestesia) e con tempi di recupero velocissimi.
Alcuni studi hanno confrontato la radiofrequenza frazionata con il laser non ablativo, alternando i due trattamenti. I risultati mostrano che entrambe le tecniche funzionano, anche se il laser rimane leggermente più efficace.
Costi e considerazioni pratiche
Parliamo anche di soldi, perché è un aspetto importante. Una seduta di laser frazionato CO2 può costare dai 300 ai 1500 euro, a seconda dell'estensione dell'area da trattare. Considerando che servono almeno 2-3 sedute, il costo totale può superare i 3000-4000 euro.
Attenzione importante: se hai preso o stai prendendo isotretinoina (il farmaco sistemico per l'acne grave, tipo Roaccutan), devi aspettare almeno 6 mesi dalla fine della cura prima di fare qualsiasi trattamento laser. L'isotretinoina cambia il modo in cui la pelle guarisce e aumenta parecchio il rischio di cicatrici peggiori.
Come puoi prevenire le cicatrici da acne?
Solchi profondi, cheloidi e rossori spiccati sono segni antiestetici che possono incidere pesantemente sulla tua qualità di vita. Non tanto perché siano la manifestazione di patologie più gravi ma perché vanno a compromettere l'estetica del volto e del corpo, minando la tua sicurezza e la tua autostima. Purtroppo, i trattamenti previsti per curare le cicatrici da acne riescono a ridurre l’entità delle cicatrici ma, nella maggior parte dei casi, non vanno a eliminarle completamente.
Per cui, l’unica arma che hai a disposizione è prevenire le cicatrici da acne. Prevenzione che può essere effettuata tra le mura domestiche, senza la necessità di spendere cifre eccessive o di sottoporre la propria cute a trattamenti continui e stressanti.
Col fine di evitare la formazione di cicatrici, puoi iniziare a prenderti cura di te, limitando i comportamenti dannosi, come lo schiacciamento di brufoli e punti neri. Inoltre, è fondamentale correggere le impurità della pelle con prodotti naturali specifici per l’acne, evitando i cosmetici chimici, troppo aggressivi per la pelle acneica.
Un gesto essenziale per prevenire le cicatrici da acne è l’applicazione quotidiana della crema solare, per impedire che i segni e le macchie si accentuino.
Una buona idratazione può favorire la rigenerazione cellulare e impedisce alla pelle di seccarsi e assottigliarsi ulteriormente.
Ecco i consigli di PlantaDea per prevenire le cicatrici da acne.
Non strizzare brufoli e punti neri
Sembra che brufoli e punti neri siano particolarmente attraenti, tanto da non poter resistere alla sfrenata tentazione di strizzarli. Sfortunatamente, la spremitura domestica non fa che aumentare l’infiammazione e il rischio di cicatrici.
Durante la spremitura, infatti, si crea una lesione che può entrare in contatto con batteri e impurità, peggiorando la condizione della cute.
Inoltre, il sebo e i batteri che si trovano nella pustola si spargono sulla cute e la lesione viene esposta ad aria e germi. Così facendo, aumenta la probabilità di infiammazioni, così come la probabilità che si formino cicatrici profonde.
Per correggere le impurità della pelle, si può eseguire una pulizia quotidiana con un gel detergente viso per pelli acneiche, in grado di rimuovere le impurità e il sebo in eccesso. Si consiglia anche di utilizzare regolarmente - almeno una volta alla settimana - una maschera viso naturale per pelle acneica, a base di sostanze astringenti quali l’argilla o l’ortica.
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Proteggi la pelle da raggi solari
I raggi solari tendono a evidenziare le cicatrici e le imperfezioni cutanee cutanee, peggiorando il loro aspetto. Per impedire che questo accada, i dermatologi consigliano di applicare ogni giorno uno strato di crema solare, con un fattore di protezione 30. Il prodotto può essere spalmato prima della crema viso, facendo attenzione a prediligere cosmetici non grassi o comedogeni.
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Inserendo questo gesto nella skincare per la pelle grassa e acneica si riesce a mantenere il colorito uniforme e a prevenire il peggioramento di cicatrici da acne e macchie solari.
Idrata la pelle
Nonostante la pelle acneica possa apparire grassa, ha bisogno di una cura costante e di una corretta idratazione.
Idratare e nutrire la pelle, infatti, permette alle proteine di collagene di lavorare meglio e di andare a riparare le zone cutanee lesionate.
Per favorire una corretta idratazione, il segreto è uno solo: fornire all’epidermide la corretta quantità di acqua. Tale obiettivo può essere raggiunto bevendo almeno due litri di acqua al giorno e trattando la cute con i cosmetici più appropriati.
La pelle acneica in genere risulta assottigliata e stressata dallo stato infiammatorio in cui vive costantemente. Per farla apparire più soda e compatta, bisogna ricorrere a trattamenti naturali, in grado di riequilibrare e detergere correttamente la pelle grassa ed evitare la comparsa di pustole, brufoli e punti neri. In genere, chi ha la pelle grassa e acneica sente il bisogno di lavarsi più frequentemente, di trascorrere molto tempo sotto l’acqua calda e di ricorrere a prodotti energetici.
Queste azioni non fanno che peggiorare la condizione della cute che, invece, richiede solo prodotti delicati e specifici per la pelle acneica.
Previeni le infiammazioni
Lo stile di vita può incidere sulla comparsa di brufoli e punti neri, per cui è fondamentale avere un atteggiamento sano per controllare le manifestazioni dell’acne.
I consigli principali sono quelli di evitare il fumo e l’alcool, curare l’alimentazione, dedicare le ore giuste al riposo e vivere in un ambiente pulito.
Alcuni ingredienti naturali, come la bardana, il cannabidiolo o l’olio di semi di mirtillo, possono offrire un grande supporto nel trattamento dell’acne e nella prevenzione delle infiammazioni.
Rivolgiti ad un dermatologo
Se inizi a vedere che i brufoli, le cisti o le pustole lasciano segni sulla tua pelle, è il caso che ti rivolga ad un dermatologo. Con un intervento mirato, infatti, puoi evitare che la situazione peggiori e che il tuo viso rimanga segnato dalle cicatrici da acne a vita.
Cura l’acne e non aspettare che si formino le cicatrici
Come abbiamo più volte sottolineato, il rimedio principale per gli esiti cicatriziali dell’acne è la prevenzione. Purtroppo, l’acne è una patologia che colpisce gran parte della popolazione mondiale, senza discriminazioni in base all'età o all’etnia. Questi fastidiosi segni possono essere trattati in molti modi, ma non esiste un trattamento risolutivo. Il risultato migliore che si può ottenere è solo la riduzione della cicatrice, sia in termini di spessore che di larghezza.
Per cui, non appena compaiono le prime avvisaglie dell’acne, è opportuno agire subito con una skin care apposita, che preveda: detersione, idratazione, trattamenti profondi per riequilibrare la produzione di sebo, trattamenti periodici lenitivi e antibatterici.
Un’accortezza in più è quella di scegliere cosmetici in grado di favorire la produzione di collagene, così da prevenire la formazione di solchi sulla cute.
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