Se sei qui è perché ti è capitato di sentir nominare più volte il CBD. In effetti, non se n’è mai parlato così tanto come in questo momento storico.

I prodotti a base di cannabis sono letteralmente esplosi da quando nel 2016 anche l’Italia ha iniziato a legalizzarli, ovviamente entro certi limiti ben prestabiliti.

Ti stai chiedendo cos’è il CBD? Chi lo conosce già da qualche anno arriva a considerarlo un prodotto quasi miracoloso, in grado di trattare tantissimi disturbi e condizioni come l’insonnia, l’ansia, la depressione, la mancanza di appetito, le convulsioni, gli inestetismi della pelle e tantissimo altro ancora.

È normale che, sentendone continuamente parlare e leggendo questo nome ovunque ti giri, anche tu ti chieda se questo prodotto possiede davvero delle qualità rivoluzionarie. E soprattutto se fa al caso tuo.

In realtà stiamo parlando di un rimedio che viene utilizzato nella medicina alternativa da migliaia di anni.

Solo di recente l’uomo ha creato dei farmaci in laboratorio, ma quando la ricerca scientifica era ancora inesistente si ricorreva alle piante. Tutti i popoli lo facevano e tanti hanno scoperto le proprietà del CBD.

Ciò che gli antichi hanno scoperto è che, grazie a una sola pianta, potevano curare un’infinità di malattie e condizioni.

Il CBD si trova infatti all’interno della pianta di canapa e oggi viene estratto per ottenere prodotti diversi e adatti a tutte le esigenze.

Ma cos’è il CBD nello specifico? Da cosa è composto? A cosa serve? Quali sono le sue proprietà? È legale comprarlo e utilizzarlo? Inoltre, è sicuro o può dare effetti collaterali?

Nel corso della guida risponderemo a tutte queste domande, alla fine il CBD non sarà più una sostanza sconosciuta ma qualcosa che vorrai assolutamente provare.

Cos’è il CBD

Partiamo dalla domanda fondamentale: dove si trova il CBD?

Il CBD è una sostanza naturale, un principio attivo, contenuto all’interno della pianta di canapa. Ed è uno degli oltre cento cannabinoidi presenti nella pianta.

La canapa, conosciuta anche come cannabis, fa parte della famiglia delle Cannabaceae. L’uomo l’ha sempre utilizzata per scopi diversi: ha sfruttato le sostanze che riusciva a estrarre per la cura dell’organismo e il materiale vegetale per la costruzione di oggetti. Insomma, una pianta dalle mille risorse!

La sua vita però è stata tutt’altro che semplice. Alcune varietà contengono sì il CBD, ma contengono anche un altro principio attivo psicoattivo, il THC. Le varietà con un alto livello di THC, quelle che vengono classificate come marijuana, sono sempre state ostacolate dai governi di tutto il mondo. Al contrario, le varietà con una bassa percentuale di principio attivo psicoattivo, la cosiddetta cannabis light, viene vista con occhio più benevolo.

Il CBD è quindi un principio attivo totalmente naturale ricco di proprietà che viene estratto attraverso diversi metodi per poter creare dei prodotti che sfruttino le sue proprietà. La sua massima concentrazione si trova nelle infiorescenze della canapa, in particolare nei tricomi, quelle escrescenze resinose che ricoprono i fiori.

È una sostanza apprezzata da sempre proprio perché è naturale e oggi è tornata alla ribalta proprio da chi è alla ricerca di metodi alternativi oppure da chi ha già testato i farmaci tradizionali senza provare beneficio.

Qual è il significato del termine CBD

Ma perchè si chiama CBD? CBD è l’abbreviazione di “cannabidiolo”, nome che gli venne dato nel 1940 quando gli scienziati lo scoprirono.

THC è invece l’abbreviazione di tetraidrocannabinolo, composto psicoattivo che rientra sempre all’interno degli oltre cento cannabinoidi.

Il CBD è un cannabinoide non psicoattivo, quindi non inebriante, che si trova sia nella cannabis che nella marijuana, in particolare nelle varietà Sativa e Indica.

Cosa contiene il CBD

Dato che la vita della canapa è così travagliata, sono in molti a chiedersi cosa contiene il CBD. In poche parole, se il CBD contiene una componente psicoattiva.

Ti rassicuriamo subito dicendoti che CBD e THC sono due sostanze diverse e distinte. Il CBD non contiene il THC e non è psicoattivo, ciò significa che non induce quella sensazione di sballo associata alla marijuana.

È un composto chimico che si forma durante la fioritura della cannabis. Anche se si tratta di una sostanza complementare al THC, il cui percorso di formazione è per la maggior parte in comune, non è psicotropa.

La canapa, oltre al CBD e al THC, contiene anche altre sostanze come vitamine, minerali, proteine, flavonoidi, terpeni, grassi essenziali, fibre e ovviamente tutti gli altri cannabinoidi. In certi prodotti queste sostanze vengono mantenute unite affinché il loro lavoro in sinergia amplifichi le proprietà terapeutiche del CBD.

La sua formulazione chimica è molto simile a quella degli endocannabinoidi, sostanze prodotte dal sistema endocannabinoide, il quale è presente nei vertebrati e quindi anche nell’uomo. Questa è la spiegazione che hanno dato gli scienziati sul perché il corpo umano sia così predisposto ad assumere e sintetizzare i cannabinoidi.

A cosa serve il CBD? Perché se ne parla così tanto?

Il sistema endocannabinoide di cui abbiamo appena parlato è responsabile del regolamento di tante funzioni fisiologiche e cognitive tra cui l’umore, l’appetito, il sonno, il movimento, la memoria e molto altro ancora.

Abbiamo anche già detto che questo sistema produce delle sostanze chimicamente simili ai cannabinoidi, gli endocannabinoidi, la cui funzione sarebbe proprio quella di regolare ed equilibrare l’organismo. Il problema è che non sempre riesce a produrne in quantità sufficiente, questo spiega perché si verificano degli squilibri.

Il CBD e gli altri cannabinoidi servono proprio per riequilibrare le funzioni cognitive e fisiologiche.

In particolare, il CBD interagisce con i recettori CB2 presenti nelle cellule del sistema immunitario mentre il THC interagisce maggiormente con i recettori CB1 che si trovano nel sistema nervoso centrale e periferico, compreso il cervello.

Questo spiega perché il CBD è sempre stato così apprezzato e oggi sta addirittura scavalcando i farmaci tradizionali: non si limita a eliminare i sintomi di un disturbo ma cura l’organismo alla radice.

A cosa serve il CBD quindi? A riequilibrare il ciclo sonno-veglia, a far passare nausea e vomito, a migliorare la memoria, a ridurre le psicosi, a far tornare il desiderio sessuale, ad allontanare le convulsioni, a ridurre le infiammazioni, a smorzare il dolore e a fare tantissime altre cose.

Gli scienziati hanno scoperto diversi usi del CBD: può essere assunto oralmente per trattare disturbi diffusi nel corpo oppure a livello topico per condizioni localizzate. In entrambi i casi si è rivelato estremamente efficace.

Il CBD ha grandi proprietà terapeutiche per mantenere sana e bella la nostra pelle. Vediamo quali.

Abbiamo appena detto che il CBD è molto efficace anche a livello topico, quindi applicato direttamente sulla pelle.

Ma perché è così efficace? Per tutte le sue svariate proprietà:

  • Antinfiammatoria: è una delle principali proprietà per cui è conosciuto il CBD poiché è in grado di calmare qualsiasi infiammazione, sia derivante da lesione che da una malattia, e lo fa riducendo anche il gonfiore e il rossore;
  • Analgesica: una proprietà altrettanto importante è quella analgesica, il CBD è infatti un potente antidolorifico adatto per la cura sia del dolore acuto derivante da un trauma sia per il dolore cronico e duraturo nel tempo;
  • Antiossidante: questa proprietà è fondamentale per il trattamento della pelle perché mantiene le cellule sane e forti, scongiurando il rischio di un invecchiamento precoce della pelle;
  • Idratante: il CBD è perfetto per idratare le pelli secche, riequilibrare le pelli grasse e persino scottate dal sole perché è in grado di idratare in profondità restituendo elasticità e morbidezza;
  • Lenitiva: il cannabidiolo non è soltanto un idratante ma è efficace per le condizioni della pelle proprio perché ha un’azione curativa;
  • Emolliente: calma le irritazioni, dona elasticità e tono e rende i tessuti molto più morbidi.

Tutte queste proprietà hanno reso il CBD estremamente appetibile nel settore cosmetico. Detergenti, creme e maschere a base di CBD sono perfetti sia per mantenere la propria pelle sana e forte ma anche per curarla quando è in atto un disturbo o una malattia.

Il CBD nella cosmetica può trattare condizioni lievi così come malattie gravi: tratta la pelle delicata e sensibile, la pelle reattiva, pelle con acne, la psoriasi, la dermatite atopica, la pelle scottata dal sole ecc.

La sua efficacia viene poi potenziata se unito ad altre piante o fiori adatti per il trattamento degli inestetismi della pelle.

Il CBD è legale in Italia?

Mentre spiegavamo cos’è il CBD abbiamo accennato al fatto che la vita della cannabis non è stata, e tratti ancora non è, così semplice. Ogni Stato del mondo regolamenta il settore con delle leggi proprie, per questo motivo è necessario informarsi sulla normativa vigente prima di acquistare un prodotto.

In Italia la norma di riferimento è la legge n. 242 del 2016. Quest’ultima ha introdotto delle novità notevoli in ambito di produzione e commercializzazione a livello industriale.

Sintetizzando, in Italia sono legali i prodotti che contengono una percentuale di THC inferiore allo 0,5%. Il CBD viene solitamente estratto dalla Cannabis Sativa, varietà con una componente psicoattiva bassa.

I prodotti italiani devono infatti derivare da coltivazioni con sementi approvate dall’Unione Europea che abbiano una percentuale di THC inferiore allo 0,2%, in Italia fino allo 0,6%, questo proprio per evitare che il prodotto finale abbia efficacia drogante.

Ancora nebuloso è invece l’uso, poiché in Italia alcuni prodotti possono essere utilizzati solo per uso tecnico. Questo non è certamente un problema che si pone nel settore cosmetico, totalmente regolamentato, e quindi le creme e i detergenti con CBD possono essere utilizzati come tutti gli altri in commercio senza alcun pericolo per il consumatore.

Per essere sicuro di acquistare un prodotto legale devi sempre controllare la percentuale di THC contenuta. Questa dovrebbe essere specificata direttamente sulla confezione, ma puoi trovare la corretta percentuale anche nei certificati di analisi, documenti realizzati da un laboratorio per attestare i reali componenti di un prodotto.

Il CBD ha controindicazioni?

Durante i numerosi test eseguiti dagli scienziati, il CBD è sempre stato ben tollerato da soggetti di tutte le età. Sono emersi solo alcuni rari e lievi effetti collaterali, soprattutto a causa dell’interazione con altri farmaci:

  • Secchezza delle fauci.
  • Stanchezza.
  • Sonnolenza.
  • Disturbi intestinali.
  • Alterazione dell’appetito.

Questo vale però per quanto riguarda l’uso orale del prodotto. Sul versante dei cosmetici, il CBD risulta assolutamente privo di effetti indesiderati. In rarissimi casi di rossori cutanei derivanti dall’uso di cosmetici con CBD, si è dimostrato che questo è stato causato da altri ingredienti utilizzati per il trattamento di una condizione o di una patologia. .

Come viene prodotto il CBD? Come lo utilizziamo nei nostri cosmetici?

La produzione del CBD inizia dalla coltivazione. Questa deve avvenire con sementi approvate dall’Unione Europea e in un contesto biologico. I prodotti migliori e più sicuri per l’organismo sono proprio quelli che derivano da coltivazioni in cui non vengono utilizzati diserbanti o altri composti chimici che potrebbero lasciare dei residui nel prodotto finale.

La coltivazione può avvenire in tre modi diversi:

  • Indoor: le piante vengono coltivate al chiuso dove c’è un totale controllo delle condizioni ambientali, nonché di luce e di acqua;
  • Outdoor: è il metodo tradizionale, quindi all’aria aperta, che permette alle piante di crescere rigogliose anche se esposte a condizioni ambientali e climatiche variabili;
  • In serra: è un metodo ibrido tra i due precedenti, unisce i benefici della coltivazione indoor con l’utilizzo della luce naturale.

Dopo la fioritura, le piante vengono raccolte ed essiccate, e di lì viene estratto il CBD. Solitamente nelle creme non si trova isolato ma unito ad altre componenti naturali della pianta (o di altre piante).

L’estrazione del principio attivo può avvenire in tanti modi. Il più sicuro, utilizzato a livello industriale, è quello con CO2 supercritica. Vengono sfruttati i diversi stadi della CO2 per separare le componenti senza lasciare residui. È infatti il metodo che garantisce la maggiore purezza.

Una volta estratto, il CBD viene mescolato a una base per la creazione del cosmetico finale.

Nei nostri cosmetici il cannabidiolo è unito ad altri ingredienti naturali studiati per la cura di disturbi specifici. L’unione di più elementi che agiscono sullo stesso disturbo rendono il prodotto ancora più efficace. L’efficacia dei nostri prodotti è verificata attraverso degli studi clinici.

Se ti abbiamo convinto sull’efficacia di questo rivoluzionario prodotto naturale, non devi fare altro che visitare lo shop e scoprire tutti i nostri cosmetici bio.

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